La carie è la malattia trasmissibile più diffusa al mondo: tutte le persone che hanno contatti ravvicinati, in special modo con i neonati, possono trasmettere i batteri cariogeni nei primi mesi di vita (ad esempio, assaggiando le pappe con lo stesso cucchiaino che si usa poi per darle al bambino).
È molto importante prevenire il problema avendo, prima di tutto, un buon livello di igiene orale.
Secondo studi accreditati, i bambini che acquisiscono batteri cariogeni prima dei 2 anni hanno il 90% di possibilità di ammalarsi di carie; se l’esposizione avviene tra 2 e 4 anni la probabilità è del 25%.
Abituando sin da subito i nostri figli a corrette abitudini alimentari, si favorisce lo sviluppo di una flora batterica orale equilibrata che protegge dal rischio carie.
Cosa favorisce la formazione delle carie?
Le sostanze nutritive preferite dai batteri sono gli zuccheri che vengono utilizzati e trasformati in acido lattico, un prodotto di rifiuto in grado di intaccare lo smalto dentale e favorire lo sviluppo di carie.
Gli zuccheri più cariogeni sono quelli semplici, come il saccarosio, il glucosio e i derivati industriali. Tuttavia, non è sufficiente limitare l’assunzione diretta di zucchero per prevenire la carie. Oggi, infatti, il saccarosio è diventato l’ingrediente fondamentale di molti alimenti. Si trova nelle bibite, nei dolciumi, nelle pastine, e persino nei cereali per la prima colazione.
La limitazione del consumo di dolcificanti è quindi un fattore poco controllabile.
Se è vero che gli zuccheri semplici vengono rapidamente utilizzati dalla flora batterica, è altrettanto vero che gli alimenti contenenti carboidrati complessi possono essere ugualmente pericolosi. Secondo le ultime ricerche sembra infatti che sia più importante il tempo di permanenza del cibo all’interno della bocca rispetto alla quantità di zucchero in esso contenuta.
Quindi, gli alimenti zuccherini possono essere consumati con una certa libertà a condizione che siano inseriti nel quadro di un’alimentazione bilanciata che apporti tutte le vitamine ed i minerali necessari a garantire la salute dei tessuti dentari (calcio, magnesio fluoro e fosforo in primis), in associazione ad una corretta ed adeguata pulizia orale.
Sì ai chewing-gum che contengono xilitolo!
In natura esistono degli zuccheri con potere cariogeno molto basso o addirittura assente: tra i più diffusi, è bene ricordare il fruttosio ed i polialcoli. Questi ultimi hanno un potere calorico inferiore allo zucchero, ed allontanano il pericolo di diabete e sovrappeso. Non sono tossici, ma se consumati in eccesso hanno un effetto lassativo.
Curiosamente, alcuni di questi dolcificanti espletano addirittura un’azione positiva sull’igiene orale. Lo xilitolo, ormai onnipresente nei chewing-gum, pur avendo un certo potere rinfrescante e dolcificante non viene attaccato dai batteri della placca ed esercita una blanda attività antibatterica.
Inoltre, la masticazione di chewing-gum stimola la produzione di saliva, la quale, insieme all’azione meccanica della masticazione stessa, favorisce la detersione e la rimozione dalle superfici dentali dei residui alimentari, e stimola il riequilibrio del pH orale alcalinizzandolo.
Ovviamente, le gomme da masticare non possono e non devono sostituire una corretta igiene orale con spazzolino, dentifricio e filo interdentale.
Gli altri cibi amici nella lotta alle carie
Si possono classificare come cibi anti cariogeni tutti i cibi che:
- richiedono una masticazione più robusta, durante la quale detergono e massaggiano meccanicamente denti e gengive;
- contengono minerali preziosi per la salute dello smalto, come calcio e fluoro;
- favoriscono la crescita di batteri benefici nel cavo orale;
- non sono appiccicosi (non si attaccano ai denti e al bordo gengivale);
- non sono acidi;
- hanno un contenuto di zuccheri nullo o estremamente basso.
Gli alimenti anti cariogeni andrebbero consumati preferibilmente alla fine del pasto e come spuntini. Inoltre, se abbinati a cibi cariogeni, ne riducono gli effetti dannosi.
Inoltre, cibi che possono combattere la nascita della carie nei bambini sono:
- frutta fresca non troppo acida e non zuccherina (pere e mele con buccia);
- frutta secca a guscio (mandorle, nocciole, noci…);
- verdure fibrose e crude (es. carote, lattuga, finocchi, peperoni…);
- formaggi stagionati, latte e latticini;
- acqua e bevande senza zucchero e alcaline (contrastano l’acidità del cavo orale, rimuovono i residui di cibo e, a seconda della composizione, possono apportare minerali preziosi come calcio e fluoro);
- cibi di consistenza elevata.
Una menzione particolare va fatta per gli alimenti:
- ricchi di fluoro (come il tè o le mele);
- ricchi di calcio (come il latte, i latticini e i formaggi, ma anche i semi e altri alimenti di origine vegetale) e fosforo;
- ricchi di vitamina C (fondamentale per la sintesi di collagene e il benessere delle gengive);
- ricchi di vitamina A (fondamentale per lo smalto);
- con proprietà antibatteriche (come la cipolla o l’aglio, mirtilli masticati crudi).
Queste semplici indicazioni consentono di educarci e di educare i nostri figli ad una corretta igiene orale e ad uno stile di vita sano con un’alimentazione equilibrata.
Dr. Guido Sancassani, il dentista per bambini a Verona
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